La produzione dell’olio di oliva: aziende a conduzione famigliare, alta qualità garantita

L’Università di Urbino ha condotto uno studio che ha saputo dimostrare come gli oli Dop, e anche quelli derivanti dalle strutture a gestione famigliare,siano da intendersi prodotti in ottime condizioni e realizzati con olive di eccellenza.

La lavorazione delle olive avviene la raccolta e l’estrazione dell’olio avviene impiegando in entrambi i casi, tecnologie appropriate. In entrambi i contesti tutti hanno raggiunto i livelli standard stabiliti dall’Efsa per il loro contenuto salutistico. Purtroppo – sebbene questi test siano stati positivi – ancora non c’è il riconoscimento della qualità. L’olio extravergine di oliva risulta essere tra i principali alimenti della Dieta Mediterranea, come è noto, e rappresenta una fonte ricca di acidi grassi insaturi e micronutrienti, tra cui vengono annoverate:

  • la vitamina E
  • i carotenoidi
  • i composti fenolici

Questi ultimi componenti vengono raggruppati in cinque categorie elencate a seguire:

  1. (a) gli acidi fenolici
  2. (b) gli alcoli fenolici come il tirosolo e l’idrossitirosolo
  3. (c) i secoiridoidi come l’oleaceina e l’oleocantale
  4. (d) i lignani
  5. (e) i flavoni

I composti fenolici hanno un valore merceologico molto importante, ciò si verifica perchè garantiscono la stabilità dell’olio durante il processo di stoccaggio. Tali composti contribuiscono anche:

  • alla riduzione dell’ossidazione delle lipoproteine a bassa densità (LDL),
  • all’aumento della capacità antiossidante plasmatica
  • all’attività anti-infiammatoria

Se si osservano le sue qualità antiinfiammatorie c’è da dire – citando Beauchamp et al., 2005 – che l’olio extravergine di oliva e i suoi composti fenolici agiscono in maniera analoga all’ibuprofene, che come è noto, è un farmaco antinfiammatorio. L’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare, la cui sigla è: EFSA, ha dichiarato che la possibilità di indicare sulle etichette, le specificità salutistiche dell’olio extravergine di oliva, attraverso la seguente dicitura: I polifenoli dell’olio di oliva contribuiscono alla protezione dei lipidi ematici dallo stress ossidativo può essere una miglioria considerevole. Tale indicazione andrebbe comunque impiegata solo per quell’olio d’oliva che contenga almeno 5 mg di idrossitirosolo e suoi derivati per 20 g di olio d’oliva. Tale indicazione deve essere accompagnata dalla seguente informazione al consumatore: l’effetto benefico si ottiene con l’assunzione giornaliera di 20 g di olio d’oliva ciò è disciplinato dalla Legge Reg. UE n. 432/2012. Di conseguenza i composti fenolici presenti nell’olio extravergine di oliva rappresentano una qualità fondamentale per la certificazione della sua peculiarità nutrizionale capace di fornire un valore aggiunto ad un prodotto che già di per se è ottimo.

Il COI

il Consiglio Oleico Internazionale denominato con la sigla di COI, ha approvato un metodo particolareggiato che risulta ufficiale, valido per determinare i composti fenolici nell’olio di oliva. Tale metodo è basato sulla cromatografia liquida ad alta prestazione riconducibile alla sigla HPLC.

L’Italia

Per la produzione italiana di olio di oliva di alta qualità, la UE ha approvato 41 Regolamenti (Reg. n. 2081/92 e 2082/92), sulla denominazione di origine protetta recante la nota sigla DOP. Nel nostro paese gli oli DOP sono circa il 3% della produzione totale, il 55% viene prodotto da aziende a gestione famigliare, che mediamente hanno un estensione territoriale di 7 ettari.

 

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